Le patate sono squisite, indipendentemente da come le si preparano: fritte, bollite o in qualsiasi altra maniera, consentono di ottenere qualcosa di veramente speciale, non solo per il gusto, ma anche per la loro versatilità a tavola. Sono perfette come contorno, ma anche come piatto principale.
Averle a disposizione è una fortuna, anche per accompagnare un primo piatto. Le ricette realizzabili sono davvero numerose e tutte meritevoli. Ma la domanda che ci poniamo oggi riguarda un aspetto diverso, seppur sempre legato a questo argomento, e non è di secondaria importanza.
Avete mai pensato di cimentarvi nella semina delle patate? O perlomeno di conoscere i metodi che si celano dietro a tutte queste fasi? Ebbene, non si tratta mai di un’operazione banale, ci sono sempre degli elementi da considerare e che sono necessari per un risultato soddisfacente.
Pianta della patata: storia
La pianta delle patate appartiene alla famiglia delle solanacee, come le melanzane e i peperoni. È una pianta erbacea perenne che solitamente viene coltivata durante tutto l’arco dell’anno, come avviene per la cipolla. Generalmente il suo fusto è glabro e da esso si diramano i rami.
I fiori che produce sono gradevoli e abbondano di fiori bianchi, verdi o talvolta anche viola, a seconda della specie. Il risultato è la modificazione delle piante per accumulare i nutrienti necessari alla sua crescita.
In sintesi, si tratta di una pianta che cresce nel terreno e che possiede caratteristiche uniche, proprio per questo motivo la sua coltivazione è necessariamente diversa dalle altre. Ma approfondiamo ulteriormente e vediamo come piantarle.
Come si procede alla semina
Un primo aspetto da considerare è che la patata, come ogni altra pianta, necessita della giusta luce e quindi della giusta illuminazione. A questo si aggiungono anche le condizioni del suolo, l’esposizione, il periodo della semina e così via. Tutti elementi fondamentali e indubbiamente utili.
Ma per poter effettuare la semina, ci sono poi delle fasi che devono sempre essere utili e che non sono di poco conto. Innanzitutto, l’utilizzo di tuberi di grandi dimensioni, gli stessi che poi si devono fare germogliare, almeno prima della messa a dimora e così via.
Poi ricordarsi di seminare ad una distanza di almeno 40 centimetri per essere certi che la coltivazione possa procedere bene e possa crescere nel modo corretto, senza rischiare che le piante si ostacolino a vicenda e così via. Insomma, dettagli di non poca importanza.
E ancora
Se non si dispone di tuberi di medie dimensioni, una soluzione è quella di tagliare in pezzi i tuberi più grandi e poi prestare sempre attenzione alla fase della pregerminazione, che consiste nel porre i tuberi in luoghi asciutti e in presenza di luce indiretta.
Importante è anche la distanza della semina e, allo stesso tempo, anche la profondità dell’impianto che, in linea di massima, deve essere intorno ai dieci centimetri. Così si va sicuramente verso l’ottenimento di un ottimo raccolto degno di questo nome, che porta poi a degli ottimi risultati.
Anche l’irrigazione si dovrebbe fare con molta attenzione e con regolarità per non rischiare di commettere degli errori, il terreno deve sempre essere ben drenante e, allo stesso tempo, lavorato. Ci sono dei casi in cui potrebbe essere utile la concimazione per avere un risultato ancora migliore, senza alcun dubbio.
Per finire
Insomma, una cosa è certa, seminare le patate non è un’impresa difficile, ma non è nemmeno un’attività da svolgere con poca attenzione, ci sono dei passaggi obbligati che devono necessariamente seguire un determinato percorso e che permettono di ottenere il risultato desiderato.
Da lì, poi, quello che si porterà a tavola sarà sempre degno di nota e si avrà la certezza che, in un modo o nell’altro, si possa avere sempre un prodotto sano e di estrema qualità. E poi partire da lì. Sicuramente la patata è un alimento che non deve mai mancare.