Mente sana, corpo sano: 5 modi per gestire lo stress quotidiano

Lo stress può essere definito un “male moderno”, tipico della nostra epoca. Per stress non si intende solo un carico di impegni, ad esempio solo in ambito lavorativo. È chiaro che nell’immaginario comune, quando si dice “sono stressato”, si pensa subito al lavoro. Forse ci si sta impegnando per una promozione, per guadagnare di più, per essere apprezzati da colleghi e superiori.

Ma chiunque può essere stressato, non solo chi lavora. Lo stress è anche quando una madre non riesce più a riposare perché deve prendersi cura dei figli piccoli, accompagnarli a scuola, pensare a cosa cucinare e sistemare la casa, semplicemente. Infatti, per stress, possiamo intendere, in generale, la mancanza di tempo per sé.

Tempo necessario per distogliere la mente da tutti questi compiti, e per viziarsi, prendersi cura di sé, fisicamente e mentalmente. Infatti, lo stress, se ignorato, può cronicizzarsi. Quindi è importante saper gestire questo “eccesso” quotidiano per evitare che diventi qualcosa di più grave e comprometta seriamente la qualità della vita.

Sei stressato: solo riconoscendolo puoi aiutarti

Quando si è stressati, spesso non ci si rende conto, o meglio si pensa che non sia così, ma magari ci si dice che è solo un periodo pieno di cose da fare e che passerà, migliorerà. Ma lo stress ha una sua sintomatologia, e questi sintomi si manifestano soprattutto sul corpo. Ti sta dicendo di rallentare e fare qualcosa per te, di interrompere quella situazione.

Quindi si avvertono stanchezza, bruciore di stomaco, insonnia, tensioni muscolari, tachicardia, herpes labiale, irritabilità e nervosismo, digestione lenta, mal di testa. Però non si pensa che sia stress, ma magari che tutto ciò dipenda da qualcosa che si è mangiato, da un movimento sbagliato, da una discussione avuta con qualcuno.

In realtà è tutto collegato, sia causa che effetto, e le conseguenze di questa sintomatologia sulla tua vita sono molto peggiori di quanto immagini. Non sarà solo il pomeriggio “invalido” che passerai a riprenderti, sul divano. Ma anche le discussioni che avrai con il partner, gli amici o i parenti perché sei nervoso. E magari sei così irritato proprio perché stai male e non puoi fare tutto ciò che avevi programmato: peggiori ulteriormente la situazione.

I primi quattro modi per gestire lo stress quotidiano

Puoi gestire lo stress quotidiano da solo, se solo lo volessi davvero. E devi volerlo, se ti vuoi bene. Devi fermarti e rallentare, dedicare del tempo a te stesso. Come fare? Fai attività fisica, muoviti, ma non necessariamente iscrivendoti in palestra o facendo allenamenti estenuanti. Ti basterà anche solo fare una passeggiata di venti minuti al parco, per esempio. Il secondo modo per gestire lo stress quotidiano è praticare meditazione, yoga o pilates, discipline che aiutano a calmarsi e a stare meglio sia fisicamente che mentalmente.

Anche online ci sono molte meditazioni guidate che puoi iniziare a praticare. Durano circa mezz’ora, ma dopo averle concluse, ti sentirai una persona migliore, anche pronta a riprendere con tutti gli impegni della giornata. Il terzo modo, invece, prevede di trascorrere meno tempo al cellulare o sui dispositivi in genere. Al giorno d’oggi non riusciamo a farne a meno, ma a volte, per esempio, passare il tempo sui social è solo qualcosa di improduttivo e che ci rende tristi, continuando a confrontarsi con celebrità che a volte ostentano una vita reale che è tutta apparenza.

Infine, il quarto modo, l’ultimo di questa lista ma non per importanza, ti invita a dedicare 20 minuti della tua giornata a un’attività o a un hobby. Qualcosa che ti piace fare, qualcosa che vuoi imparare a fare perché ti ha sempre incuriosito, ma per cui magari non hai mai avuto tempo. Ora è il momento di cominciare.

Gli altri quattro modi per gestire lo stress quotidiano

Abbiamo detto che lo stress influisce anche sui nostri rapporti, quindi sulla vita di coppia, con la famiglia, con gli amici o con i colleghi. A volte, a causa dello stress, rispondiamo male oppure siamo irritabili, o ancora, ci isoliamo e ci chiudiamo. Non va bene così, dato che sappiamo che la felicità della vita dipende anche e soprattutto dai rapporti umani. Quindi coltiviamoli sempre, non diciamo di no a quell’amico che non vediamo da tempo, non rifiutiamo un invito ad uscire. Non viviamo solo nel nostro caotico mondo.

Il sesto modo per gestire lo stress quotidiano, invece, è quello di mostrarsi sempre ottimisti e positivi, ringraziare per quello che si ha, anche se è un momento confuso oppure pieno di impegni. Prima di andare a dormire, ritagliamoci del tempo per fare journaling, scrivere su un diario ciò che di bello c’è nella nostra vita. Di sicuro ci meraviglieremo di quante cose belle abbiamo e saremo più felici. Il settimo modo per gestire lo stress quotidiano è pianificare: indubbiamente chi è organizzato difficilmente arriverà a sera ancora con una chek list piena di cose da fare. E poi stabilire degli orari: alle 19 finire tutto per riprendere poi il giorno dopo, per esempio (ogni caso è a sé, ovviamente).

Infine, ottavo modo per gestire lo stress quotidiano, farsi dei regali: che sia quella borsa che desideravi da tempo, un PC, un’auto oppure una bella vacanza. Ricordiamoci per cosa stiamo facendo tanti sacrifici e facciamolo vedere a noi stessi. Questi otto modi per gestire lo stress sono tutti ugualmente importanti e ovviamente vanno modulati in base al caso specifico.

Conclusione

Lo stress quotidiano, se non curato, può diventare cronico. Quindi qualcosa a cui prestare attenzione perché può peggiorare la qualità della vita. Dunque, è importante non essere solo presi dagli obiettivi da raggiungere, dalla fretta, dai propri impegni, dalla paura. Ma bisogna rallentare e ritagliarsi del tempo per sé stessi.

Abbiamo visto gli otto modi per farlo a partire dall’attività fisica, passando per la meditazione o altra attività che ci aiuti a staccare un po’ dalla quotidianità. Passando poi per lo stare meno al cellulare, il coltivare i rapporti, dedicarsi ad un hobby, essere più organizzati e pianificare ciò che c’è da fare. Infine, farsi dei regali e ringraziare per ciò che si ha, senza guardare sempre il bicchiere mezzo vuoto.

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