Cosa è il clorato che si trova nelle bevande gassate? Ecco cosa ci dice l’esperto

Un elemento cardine dell’alimentazione odierna è il consumo di bibite gassate, molto apprezzate da un vasto pubblico, sia giovani che adulti. Malgrado la loro gradevolezza, si tratta di bevande che contengono sostanze come zuccheri e aromi, ma a destare preoccupazione sono gli elementi che vi si aggiungono, come ad esempio il clorato.

Quest’ultimo si genera tramite processi industriali, come ad esempio durante la sanificazione dell’acqua potabile con il cloro. Pur non essendo un ingrediente aggiunto intenzionalmente, le sue tracce possono essere rilevate attraverso diverse analisi, e ciò solleva numerosi interrogativi circa la sua origine e la sicurezza delle bevande che lo contengono.

In questo articolo ci occuperemo di analizzare le origini e la natura del clorato, come finisce nelle bevande gassate e soprattutto gli effetti che provoca sulla salute delle persone che ne assumono quantità rilevanti. Inoltre, esamineremo i risultati ottenuti da vari studi scientifici e le opinioni degli esperti del settore.

Cos’è il clorato

Innanzitutto, è fondamentale comprendere che il clorato è un composto chimico derivato dal cloro, la cui struttura è composta principalmente da ossigeno e cloro. Viene comunemente impiegato in agenti ossidanti e nella produzione di pesticidi utilizzati a livello industriale. Nonostante questi impieghi, sembra che la sua presenza nelle bevande non sia voluta.

Le tracce di clorato possono essere rinvenute quando il cloro viene utilizzato come disinfettante, soprattutto nei sistemi di depurazione dell’acqua potabile. Ad esso sono associate diverse reazioni chimiche che si verificano durante la disinfezione, e ciò conduce alla formazione di alcuni sottoprodotti, come quello di cui stiamo parlando, il clorato.

Secondo gli esperti, che monitorano costantemente i livelli di clorato presente nelle bevande, hanno affermato che devono essere assolutamente molto contenuti, al fine di evitare qualsiasi tipo di rischio per la salute dei consumatori. Nonostante ciò, è importante evidenziare che la tossicità di questo elemento dipende dalla quantità ingerita.

Tracce nelle bevande gassate

Uno dei modi principali in cui il clorato si introduce nelle bevande gassate è tramite l’acqua. Questo perché l’acqua è l’ingrediente principale di molte bibite, e il processo di trattamento e purificazione dell’acqua è cruciale. Se il cloro è usato come disinfettante, ciò può portare alla produzione di tracce di clorato.

Un altro fattore che può determinare la presenza di clorato nelle bevande è il riciclo di materiali utilizzati per conservare le bevande. In alcuni casi, il clorato può rilasciare delle tracce all’interno di contenitori destinati al riciclo oppure in alcune fasi legate ai sistemi di imbottigliamento. Per questo motivo si afferma che la sua presenza sia accidentale.

Infine, un ulteriore fattore che potrebbe causare la presenza di tracce di clorato nelle bevande gassate è legato alle tecniche di produzione che implicano l’uso di ossidanti oppure di reagenti chimici che possono causare l’involontaria generazione di clorato. Nonostante le quantità siano minime, è necessario prestare un livello di attenzione molto alto.

Rischi per la salute

Il clorato, se consumato in dosi minime, non causa effetti collaterali alla salute, ma se il consumo diventa rilevante, può influire negativamente sul metabolismo cellulare, in particolare sulla funzione delle cellule rosse del sangue. Questo può causare diversi problemi come la metemoglobinemia, ovvero il mancato trasporto dell’ossigeno attraverso il corpo.

Gli esperti hanno inoltre voluto sottolineare che l’esposizione cronica a livelli elevati di clorato può comportare effetti più gravi rispetto alle esposizioni occasionali. Per questo motivo, è molto importante controllare e soprattutto regolare le concentrazioni di clorato all’interno dei sistemi alimentari e nelle bevande; si tratta di un fattore fondamentale.

Le normative europee hanno studiato e previsto alcuni limiti particolarmente rigorosi riguardo la presenza di clorato all’interno dell’acqua e soprattutto negli alimenti che vengono consumati. In questo modo, è possibile minimizzare gli eventuali rischi per la salute pubblica, evitando quindi che possano esserci degli effetti collaterali anche importanti.

Riassunto e conclusione

In sintesi, il clorato è un sottoprodotto del cloro, che si può trovare all’interno delle tanto amate bevande gassate, e le tracce presenti sono causate dall’acqua che viene utilizzata durante la produzione. Nonostante le quantità siano minime e i rischi solitamente bassi, la sua presenza crea non pochi dubbi riguardo il tema della sicurezza alimentare.

Per concludere, vogliamo sottolineare che bisogna rimanere consapevoli riguardo ciò che consumiamo. Inoltre, il clorato è solamente un semplice esempio riguardo la gestione dell’industria e della scienza in base alla comprensione delle possibili contaminazioni. Nonostante la sua presenza non sia motivo di allarme, rimanere informati sulle normative è molto importante.

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